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Indagine di Altroconsumo sui costi delle chiamate per informazioni. Il va 12 in pensione. I nuovi numeri? «Più cari»
Indagine di Altroconsumo sui costi delle chiamate per informazioni
Il 12 in pensione. I nuovi numeri? «Più cari»
 
Offerta di servizi più ampia e flessibile, ma la chiamata sarà più costosa. Ecco le stime di una prova e le prime polemiche
 
 
MILANO - Numerose pubblicità ricordano in maniera martellante che il servizio di informazione telefonica cui gli italiani si sono abituati da una vita, il «12», va in pensione con il 1 di ottobre. E' l'effetto della «liberalizzazione», parola che di solito è associata a vantaggi per gli utenti in termini di riduzione dei costi. Sarà proprio così? Si può pensare che ciò comporti solamente un cambio di abitudini (digitare qualche tasto in più, in sostanza), ma l'associazione dei consumatori «Altroconsumo» avverte: sarà un cambiamento, in peggio, anche per le nostre tasche. «La ricerca telefonica del numero di un abbonato - riferisce l'associazione con un comunicato - può essere anche quattro volte più cara rispetto a quanto si paghi oggi per il servizio 12 con risponditore automatico».

La pubblicità di 1254 di Telecom
I CONFRONTI - Altroconsumo fornisce dati comparativi basati su chiamate fatte da telefono fisso per una durata di 1'43'', termine risultato essere secondo l'associazione la durata media di una chiamata effettuata a vari servizi di informazione telefonica (siano essi di Telecom Italia o di altri soggetti privati) per una ricerca semplice (come il numero di uno e un solo abbonato). Il risultato rivela un dato: nessuno fornirà il servizio per una cifra inferiore a quella che si pagava per il «12» con risponditore automatico (0,61 euro a prescindere dalla durata della chiamata). Lo stesso numero Telecom destinato a soppiantare il «12», ovvero il «12.54», nella durata utilizzata nel test di Altroconsumo costerà 3.04 euro, tariffa dipendente dai tempi di conversazione e comprendente anche uno scatto alla risposta; viene meno, quindi, l'idea della tariffa fissa. Il costo del 12.54 è identico rispetto a quello di un altro numero Telecom destinato alla pensione, il 412, e fornisce lo stesso servizio (cioè, oltre alla ricerca abbonati, anche informazioni su ristoranti, alberghi, trasporti e altro ancora, cosa che il 12 non fa).

La pubblcità di 892892 di Numero Italia
SPOT - Sempre per una chiamata della durata di 1'43'', svela l'indagine di Altroconsumo, nessuno batte il vecchio «12»
. Né il 412 e il 12.54 di Telecom Italia(3,04 euro, appunto), né l'89.24.24 di Seat Pagine Gialle(2,63 euro), né l'892.892 di «Il Numero Italia» (3,21 euro). L'ormai celebre spot dell'892.892, con i due ballerini in stile dance anni '70, afferma che tale servizio costa meno del 12. Cosa che non risulta dall'analisi di Altroconsumo. Andiamo per gradi: il servizio 892.892 (come del resto tutti gli altri servizi concorrenti) è più caro del 12 con risponditore automatico in maniera inequivocabile: 0,61 euro a prescindere dalla durata, cifra che l'892.892 supererebbe dopo una conversazione di più di 16 secondi. Ma lo spot, sostien la società «Numero Italia» che lancia la nuova iniziativa, in realtà fa riferimento al servizio 12 con operatore, che nel caso di una chiamata di un minuto costerebbe 2.08 euro, quindi degli 1,92 euro di 892.892. Una scritta in sovraimpressione nel celebre spot dei ballerini riferisce inoltre che la durata di riferimento è un minuto, che «Numero Italia» ritiene sia, secondo tutti gli operatori del settore, il tempo medio di conversazione necessario per una ricerca semplice. In tal caso, quindi, quanto riferito dallo spot sarebbe veritiero fino a un massimo di 1'5'', che costerebbero 2,07 euro. Altroconsumo invece sostiene di aver ricavato invece il tempo medio speso dagli utenti di questi servizi in 1'43" effettuando numerose prove.

RICERCA MULTIPLA - In ogni caso le cifre smettono di litigare nel caso di una ricerca multipla, che potrebbe comportare chiamate alle società di informazione telefonica di 3 minuti. La tariffa del «12» (automatico o con operatore) infatti restava invariata (rispettivamente 0,61 e 2,08 euro), mentre tutti i numeri che manderanno in pensione il vacchio servizio hanno tariffe al minuto o al secondo, e si può arrivare anche a spendere oltre 5 euro per tre minuti di conversazione. «E' fin troppo frequente nel nostro Paese: alla liberalizzazione di un servizio non corrisponde un beneficio per il consumatore, bensì un aggravio dei costi», è il commento di Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo, che ha sollecitato l'intervento dell'Autorità sulla Concorrenza nel caso in questione. E intanto che cosa possono fare gli utenti? Usare Internet: Altroconsumo ricorda inoltre che in rete è possibile trovare servizi di informazione telefonica pagando i soli costi di connessione.
Simone Bertelegni
28 settembre 2005 ((www.corriere.it))
 
posted by Enrica Valdemarca 
 
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