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L’eterna alternanza tra amore romantico e primato del sesso di Francesco Alberoni
L’eterna alternanza tra amore romantico e primato del sesso di Francesco Alberoni Amore e sesso. Sono due forze contrastanti eppure strettamente interrelate come lo Yin e lo Yang. Il primo ci fa cercare una persona unica ed inconfondibile con cui stabilire un legame duraturo. L'altro invece spinge maschi o femmine a cercare relazioni erotiche con persone nuove e diverse. Queste tendenze si alternano tanto nell’individuo come nella vita sociale. Vi sono epoche in cui prevale l'uno ed epoche in cui prevale l'altro. Nel Settecento i libertini considerano l'innamoramento una schiavitù da imporre agli altri come nel celebre libro «Le relazioni pericolose». Ma l'Ottocento è romantico, vi trionfa la passione amorosa, pensiamo a «Cime tempestose». Tutto cambia dopo la prima guerra mondiale. Ce ne dà un ritratto «La cripta dei cappuccini» in cui il protagonista, tornato dalla guerra, trova un mondo dove sono state distrutte la famiglia, la coppia, l'amore. Un’analoga immagine di disordine, di promiscuità e di violenza ce la fornisce Visconti nel suo film «La caduta degli dei». Negli Usa sono gli «anni ruggenti», un’esplosione di vitalità, violenza e sesso. Questa fase finisce con la Seconda guerra mondiale. Ritorna l'amore romantico che domina la letteratura e il cinema in tutti gli anni Quaranta e Cinquanta. Pensiamo a film come «Casablanca», «Il ponte di Waterloo», «L'amore è una cosa meravigliosa». E' l’epoca delle grandi speranze, della ricostruzione che riporta al centro la religione, il matrimonio, la famiglia con i figli cui corrisponde, sul piano demografico, il baby boom . Il quadro muta drasticamente negli anni Sessanta dove ritorna dominante il sesso con il rock di Elvis Presley, la rivista Play Boy, la rivoluzione sessuale, i concerti orgiastici tipo Woodstock, la droga. L'amore di coppia viene condannato. Però, alla fine degli anni Settanta, il pendolo scivola nuovamente verso l'amore. Si ripresenta prepotentemente sulla scena l'individuo con il suo desiderio di esclusività. Quest’epoca, inaugurata dal mio libro «Innamoramento e amore», continuerà fino alla metà degli anni Novanta. In seguito è ritornato il primato del sesso e della promiscuità. Ce lo mostra l'aumento dei divorzi, delle separazioni. Lo vediamo nel cinema, in fiction come «Sex and the city», in alcuni reality show, nei romanzi, nella pornografia che riempie Internet, nel linguaggio sboccato degli adolescenti maschi e femmine. Molti ritengono che il predominio del sesso sarà definitivo. Ma ne siamo proprio sicuri? 12 settembre 2005  
 
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